Fatturato a 242,8 milioni per il Cavit, l'export è pari al 75%
Calo del 4,1% attribuibile all'uscita definitiva di Casa Girelli
L'assemblea dei soci del gruppo Cavit ha approvato il bilancio 2024/2025 (chiuso al 31 maggio 2025) che comprende la capogruppo Cavit Sc e le controllate Cesarini Sforza SpA (100%), GLV Srl (80%) e Kessler Sekt & Co KG (50,10%). L'esercizio 2024/2025 ha visto la conclusione definitiva delle attività di Casa Girelli SpA, società specializzata nel business delle private label per l'export, entrata nel gruppo nel 2019. "Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti in questo bilancio, che ha permesso al nostro Consorzio di generare un buon reddito e una remunerazione soddisfacente per i nostri Soci, nonostante le difficoltà strutturali del mercato globale", commenta Lorenzo Libera, presidente del gruppo Cavit. Il fatturato consolidato si attesta a 242,8 milioni di euro. La variazione negativa del 4,1% rispetto all'anno precedente è interamente attribuibile all'uscita definitiva di Casa Girelli dal perimetro di consolidamento. Il patrimonio netto consolidato supera i 123 milioni di euro, l'export continua a rappresentare il 75% del fatturato consolidato del gruppo Cavit, presente in Nord America, Europa (soprattutto Germania e Olanda), Asia, Medio Oriente e Africa. Cavit si conferma primo operatore italiano nel mercato nordamericano, dove gli Stati Uniti rappresentano il principale sbocco commerciale. La spumantistica si conferma asset strategico per il gruppo Cavit, con tutte le cantine del segmento in crescita: Altemasi, Cesarini Sforza e Kessler Sekt registrano risultati positivi. Ad Altemasi, marchio di eccellenza nel Trentodoc, è dedicato un importante piano di investimenti con l'avvio dei lavori per l'ampliamento della cantina. L'intervento prevede l'aumento della capacità produttiva e di stoccaggio, ottimizzando al contempo l'efficienza logistica ed energetica dell'intero ciclo produttivo. Il completamento dell'opera è previsto nel biennio 2028-2029.
V.Barbieri--IM