Landini, 'il 50% non vota più e sono quelli che stanno peggio'
Leader Cgil, "nessuna frecciatina. Cambiare politica balorda"
"Siamo un Paese dove ormai più del 50% a votare non ci va, e quelli che non vanno a votare sono quelli che stanno peggio. Vuol dire che non si sentono più rappresentati da nessuno: io credo invece che è il momento di dare voce a quelli che tengono in piedi questo Paese, che sono quelli che lavorano o hanno lavorato". Le parole del segretario della Cgil Maurizio Landini a margine dell'inaugurazione della nuova sede del sindacato a San Benedetto del Tronto. Il leader della Cgila ha rinunciato a mandare "frecciatine" agli altri sindacati: "non ho da tirarle verso nessuno - ha risposto -, penso che ci sia bisogno di cambiare le politiche sbagliate che sono state fatte da questo governo e bisogna rimettere nelle condizioni i lavoratori di poter contare e di poter decidere. La Cgil, ha aggiunto, vuole "dare voce a quelli che tengono in piedi questo Paese, che sono quelli che lavorano o hanno lavorato, che si fanno il mazzo, che sono i meno considerati e meno tutelati ma anche la maggioranza del Paese". "Per questo credo che sia importante riprendere la voce e cambiare finalmente una politica balorda - ha proseguito - per aumentare i salari e per creare un lavoro che non fa morire nessuno, che permette alle persone di realizzarsi. Per fare questo abbiamo bisogno di diritti, abbiamo bisogno di cancellare la precarietà assurda concretizzata in questi anni, di praticare la democrazia".
E.Accardi--IM
