Bonifiche, nasce un'industria da 3,5 miliardi
Presentato il primo Rapporto economico dai carabinieri del Cufaa
E' stata svelata oggi al Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri (Cufaa) la prima fotografia economica del settore, cioè il primo Rapporto economico sul mercato delle bonifiche in Italia: grazie a 3,5 miliardi di euro di ricavi stimati e migliaia di posti di lavoro qualificati, le bonifiche si confermano non solo un investimento ambientale, ma una vera e propria industria capace di generare valore aggiunto e innovazione tecnologica, spiega una nota. Il Rapporto nasce dalla collaborazione tra RemTech, la piattaforma nazionale che promuove la gestione dei siti contaminati e la valorizzazione delle bonifiche come opportunità economica e territoriale, e i principali stakeholder industriali e istituzionali del settore. L'obiettivo è restituire una fotografia chiara e condivisa, capace di trasformare dati frammentari in uno strumento utile per istituzioni, imprese e finanziatori. Il generale Giuseppe Vadalà, Commissario unico di governo per le bonifiche dei siti contaminati ha sottolineato che "questo Rapporto dà finalmente una misura economica a ciò che per anni è stato percepito come costo: un settore che muove risorse, genera lavoro qualificato e migliora la salute dei territori. I numeri ci dicono che le bonifiche sono industria, tutela pubblica e rigenerazione urbana". Ha aggiunto che "la vera sfida è trasformare i dati in decisioni concrete, con gare che premiano competenza e integrità, iter chiari e tempi certi, e una regia pubblico‑privata capace di portare i progetti in cantiere prima e meglio. Oggi in Italia - ha osservato - sono in corso decine di migliaia di procedimenti di bonifica, che interessano decine di migliaia di ettari di territorio, mentre nei siti di interesse nazionale una parte significativa dei terreni contaminati resta ancora da bonificare. Questo contesto evidenzia sia il potenziale economico che le enormi opportunità sociali e ambientali: attraverso investimenti mirati, è possibile generare nuova occupazione specializzata, valorizzare aree industriali dismesse, riqualificare territori e ridurre rischi sanitari e ambientali".
L.Sabbadin--IM