Dalle onde gravitazionali i buchi neri di seconda generazione
Rivelano un universo caotico
Buchi neri nati dalla fusione di altri buchi neri si fondono a loro volta con altri buchi neri, in una sorta di carambola cosmica favorita da ambienti particolarmente densi, come gli ammassi stellari: è il ritratto di un universo decisamente caotico, quello presentato dai due segnali di onde gravitazionali rilevati alla fine del 2024 a un mese l'uno dall'altro: sono i primi di buchi neri di seconda generazione, vale a dire buchi neri generati a loro volta da precedenti fusioni, avvenute in ambienti molto affollati. La scoperta è pubblicata su The Astrophysical Journal Letters, dalla collaborazione internazionale Ligo-Virgo-Kagra, che comprende i due rivelatori americani Ligo, il rilevatore Virgo dell'Osservatorio gravitazionale europeo (Ego) che si trova in Italia, a Cascina (Pisa) e al quale l'Italia partecipa con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e il rivelatore giapponese Kagra. Le onde gravitazionali prodotte dai buchi neri di nuova generazione sono state rilevate a ottobre e novembre 2024 e ad attirare l'attenzione dei ricercatori è stato il fatto che arrivavano da buchi neri dalle caratteristiche di rotazione (spin) insolite. Queste caratteristiche insolite "ci insegnano che alcuni buchi neri non esistono solo come partner isolati, ma probabilmente come membri di una folla densa e dinamica", osserva il portavoce della collaborazione Virgo Gianluca Gemme, dell'Infn. "Queste scoperte - aggiunge - evidenziano, ancora una volta, il ruolo cruciale della rete internazionale di interferometri gravitazionali per svelare i fenomeni più elusivi dell'universo".
I.Barone--IM