Il Messaggiere - Omaggio al pianista Aldo Ciccolini al Martini di Bologna

Omaggio al pianista Aldo Ciccolini al Martini di Bologna
Omaggio al pianista Aldo Ciccolini al Martini di Bologna

Omaggio al pianista Aldo Ciccolini al Martini di Bologna

Il 19 settembre con gli allievi Patrizia Prati e Alfonso Soldano

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In occasioni del 90/o anniversario della nascita, il Conservatorio G.B. Martini di Bologna rende omaggio al pianista Aldo Ciccolini, considerato uno dei massimi interpreti del secolo scorso con un percorso musicale lungo oltre sette decenni, durante i quali diede un contributo significativo al mondo del pianoforte, soprattutto per la musica francese. Nato a Napoli il 15 agosto 1925, naturalizzato francese, Ciccolini ha studiato al Conservatorio partenopeo debuttando nel 1942 al Teatro di San Carlo nel Secondo Concerto in fa minore di Fryderyk Chopin. Il successo crescente lo portò a collaborare con alcuni dei massimi direttori del suo tempo da Furtwängler e Ansermet fino a Maazel e Kleiber, incidendo più di 100 dischi e ottenendo nel 2002 e nel 2003 il Diapason d'Or. L'omaggio bolognese, il 19 settembre alle 18 in Sala Bossi del Conservatorio, nasce dalla volontà di due docenti del Martini, Patrizia Prati e Alfonso Soldano, che del maestro furono entrambi allievi: saranno proprio loro gli interpreti del concerto con musiche di Rachmaninov, Ciajkovskij, Debussy, Yoshimatsu, Holst e Saint-Saëns. "Tra un brano e l'altro - spiegano i due pianisti - lo ricorderemo con alcuni aneddoti e con proiezioni di interviste e registrazioni inedite, cercando di rievocare ricordi e suggerimenti didattici che da anni ci guidano nel nostro percorso di pianisti. Durante le lezioni, Aldo (così amava farsi chiamare) ci ascoltava sempre attento e vigile per poi sedersi al pianoforte e farci sentire come voleva che fosse eseguito il pezzo in questione. Suonava tutto e sempre in modo impeccabile. Non erano necessarie tante parole, perché bastava ascoltarlo ed entrare in sintonia con la sua musica per riuscire a capire quello che voleva. Aldo è stato un pianista e didatta generoso - aggiungono Patrizia Prati e Alfonso Soldano - sia con il pubblico che con gli allievi, dedicando la propria vita quasi esclusivamente alla musica, che era la sua musa e compagna. Abbiamo scelto un programma divertente e originale, perché vogliamo ricordarlo con allegria e un pizzico di ironia che in lui non mancava mai".

C.Abatescianni--IM