Il Messaggiere - A Ferrara Musica i cinque Concerti per pianoforte di Prokofiev

A Ferrara Musica i cinque Concerti per pianoforte di Prokofiev
A Ferrara Musica i cinque Concerti per pianoforte di Prokofiev

A Ferrara Musica i cinque Concerti per pianoforte di Prokofiev

Il 27/10 eseguiti da Alessadro Taverna e diretti da Marco Angius

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Uno dei progetti più audaci e attesi della programmazione di Ferrara Musica è in programma il 27 ottobre alle 20.30 al Teatro Comunale Claudio Abbado: si tratta dell'appuntamento con l'esecuzione integrale dei cinque Concerti per pianoforte e orchestra di Sergej Prokofiev affidata al pianista Alessandro Taverna (vincitore nel 2009 del Concorso di Leeds) e all'Orchestra di Padova e del Veneto, diretta da Marco Angius. La sfida è quella di comprimere in un'unica serata tutta l'opera di un compositore per osservarne l'orizzonte evolutivo in un solo colpo, che nel caso di Prokofiev abbraccia un arco artistico di ben 21 anni. Il compositore ucraino/russo presentò il primo dei suoi Concerti per pianoforte e orchestra suscitando attorno al suo nome un eccezionale interesse che si tradusse in critiche che parlavano di "grossolanità", e di "musicista che pare abbia perso il senso della realtà". Il Concerto N. 2 è, invece, una delle sue opere più straordinarie e ardite. Scritto inizialmente nel 1913, il manoscritto originale fu distrutto durante la Rivoluzione russa, e riscritto nel 1923, trasformato in un'opera ancora più virtuosistica. La nuova versione fu eseguita per la prima volta a Parigi nello stesso anno, suscitando scalpore per la complessità tecnica e per il linguaggio innovativo. Il Concerto N. 3 è caratterizzato da un sottile equilibrio tra fantasia e poesia, fra una scrittura pianistica che si svolge in una zona di alto virtuosismo e un accompagnamento orchestrale pieno di vivacità e colore. Composto su commissione del pianista austriaco Paul Wittgenstein, il Concerto N. 4 è un'opera singolare, essendo stato scritto per la sola mano sinistra. Il brano rimase inedito fino alla sua prima esecuzione postuma, avvenuta nel 1956 col ianista Siegfried Rapp. Il Quinto Concerto rappresenta un'opera di straordinaria varietà stilistica, capace di fondere il rigore formale con un'esuberanza ritmica e timbrica di grande impatto.

N.Baggi--IM