Il Messaggiere - Guida senza mani: BlueCruise


Guida senza mani: BlueCruise




La tecnologia di guida autonoma sta rivoluzionando il modo in cui ci muoviamo sulle strade. Abbiamo avuto l’opportunità di testare BlueCruise, il sistema di assistenza alla guida di livello 2 avanzato sviluppato da Ford, per scoprire come funziona e quali vantaggi offre ai conducenti. Disponibile su veicoli come la Ford Mustang Mach-E, questa tecnologia permette di guidare senza mani sul volante in specifici tratti autostradali, mantenendo però sempre gli occhi sulla strada.

BlueCruise è stato recentemente approvato dalla Commissione Europea per l’uso in 15 Paesi, tra cui l’Italia, su oltre 133.000 chilometri di autostrade designate come “Blue Zone”. Queste zone, che in Italia coprono più del 90% della rete autostradale, sono tracciate con precisione grazie a una combinazione di database, immagini satellitari e scansioni Lidar. Durante il nostro test, abbiamo potuto verificare come il sistema si attivi solo in queste aree, garantendo sicurezza e affidabilità. Un messaggio sul cruscotto segnala quando è possibile passare alla modalità “hands-free”, ma solo dopo che il sistema ha controllato la visibilità della segnaletica orizzontale e l’attenzione del conducente.

Il cuore di BlueCruise è l’integrazione di sensori radar, telecamere e un avanzato Intelligent Adaptive Cruise Control (IACC). I radar, posizionati lungo il perimetro del veicolo, rilevano ostacoli e calcolano la distanza dagli altri veicoli, consentendo al sistema di mantenere una distanza di sicurezza e, se necessario, fermare completamente l’auto in caso di traffico intenso. Le telecamere, invece, leggono i segnali stradali e monitorano la corsia, mentre una telecamera a infrarossi, posta sotto il cruscotto, traccia il movimento degli occhi e della testa del conducente, anche se indossa occhiali da sole. Se il sistema rileva una distrazione, emette avvisi progressivi, fino a rallentare e fermare il veicolo in sicurezza.

Durante la prova su una Ford Mustang Mach-E, abbiamo apprezzato la fluidità con cui BlueCruise gestisce sterzo, accelerazione e frenata. Il sistema mantiene l’auto al centro della corsia e adatta la velocità in base ai limiti stradali e alle condizioni del traffico, con una velocità massima di 130 km/h. Abbiamo testato il sistema in diverse situazioni, dal traffico intenso alle curve autostradali, e il risultato è stato un’esperienza di guida rilassata e intuitiva. Tuttavia, il conducente deve rimanere sempre vigile, pronto a riprendere il controllo in caso di necessità, come previsto dal livello 2 di guida autonoma.

BlueCruise si distingue per la sua semplicità d’uso. Una volta attivato tramite il sistema SYNC, il conducente riceve un’animazione sul quadro strumenti con un’illuminazione blu che indica la modalità “hands-free”. La tecnologia è progettata per essere accessibile: i nuovi modelli Mustang Mach-E (dal MY24) includono BlueCruise di serie, con una prova gratuita di 90 giorni, seguita da un abbonamento mensile o annuale. Anche i modelli precedenti possono essere aggiornati tramite software per supportare il sistema.

Nonostante i progressi, BlueCruise non è esente da limitazioni. In Italia, il processo di omologazione è ancora in corso, il che significa che l’adozione su larga scala potrebbe richiedere tempo. Inoltre, il sistema è attualmente limitato alle autostrade e non è progettato per contesti urbani complessi o situazioni impreviste come cantieri stradali. Ford sta però lavorando a evoluzioni future, con prototipi di livello 3 previsti per il 2026, che potrebbero consentire di distogliere temporaneamente l’attenzione dalla strada.

Il test di BlueCruise ci ha convinto del potenziale di questa tecnologia per rendere i viaggi autostradali più confortevoli e sicuri. La possibilità di guidare senza mani, pur mantenendo il controllo visivo, rappresenta un passo significativo verso il futuro della mobilità. Tuttavia, la responsabilità rimane nelle mani – o meglio, negli occhi – del conducente, che deve essere sempre pronto a intervenire. BlueCruise non è solo una comodità, ma un’anticipazione di come la tecnologia possa migliorare la sicurezza stradale, riducendo stress e fatica per chi guida.