

Allevi suonerà in Giappone all'Expo, 'sempre fonte ispirazione'
Concerto il 2 giugno a Osaka con un'orchestra d'archi giapponese
"Ritorno a Osaka come italiano ma anche come marchigiano, come un artigiano, con quella curiosità e passione con cui le Marche hanno sempre guardato a Oriente". Giovanni Allevi, pianista, compositore e direttore d'orchestra ascolano, ricoverato per un mieloma multiplo nel 2022, prima della riabilitazione e del ritorno sul palco, sarà uno dei protagonisti della Settimana della Regione Marche all'Expo 2025 Osaka con un concerto, la sera del 2 giugno, in cui sarà accompagnato da una orchestra d'archi giapponese. "Sono davvero felice di essere con voi stamattina e sono emozionato all'idea di tornare in Giappone. - ha detto il musicista videocollegato durante la presentazione in Regione degli eventi marchigiani Marche all'Expo. - Il Paese più straordinario in cui sono andato in tournée praticamente tutti gli anni dal 2008, finché poi la malattia ha interrotto la mia attività live". "Il Giappone è da sempre per me fonte di ispirazione musicale. - ha ricordato - Per esempio, la mia prima composizione in assoluto che ho scritto a 17 anni, si intitola Japan; nella stazione ferroviaria di Tokyo ho trovato l'ispirazione per un'altra composizione Tokyo Station per l'appunto; altra fonte di ispirazione è stata Kanazawa, città conosciuta per le sue sete meravigliose; e soprattutto a Osaka, dopo un blocco creativo e propositivo di quattro anni, ho composto quello che considero il mio capolavoro, sto parlando del Concerto in fa minore per violino e orchestra". "Il Giappone è fortemente legato alla mia storia. - ha proseguito - Il pubblico giapponese in questi ultimi anni mi è rimasto molto vicino, soprattutto durante il periodo della malattia. Ritorno a Osaka come italiano ma anche come marchigiano, come un artigiano, con quella curiosità e passione con cui le Marche hanno sempre guardato a Oriente. Sarò accompagnato da una orchestra d'archi giapponese. Ho voluto fortemente suonare insieme a loro e simbolicamente creare nuove armonie e legami di amicizia e di ammirazione tra i nostri Paesi. La musica - ha concluso Allevi - è un linguaggio universale, sembra una bella frase ma è davvero così perché le note della mia musica mi hanno permesso di entrare nel cuore del giapponese sin da subito, molto prima che riuscissi a pronunciare una sola parola nella loro lingua".
A.Bruno--IM